Come fosse tutto normale.
Ma cosa è normale?
Sì, è vero: il calendario dice che fra un mese esatto è Natale.
Ma cosa significa quest’anno?
Mi sembra una parola ancor più vuota del solito.
Anzi, addirittura quasi offensiva.
Cenoni, feste, aperitivi, settimane bianche? Più luci, più feste, più sfarzi: di certo per provare ad esorcizzare il buio.
Ma serve silenzio per guardarsi davvero dentro, riconoscere le paure, dare un valore a quello che si è perso. Ecco, sarebbe bello se quest’anno tenessimo un profilo più basso. Poche feste, o niente del tutto. Poche persone, solo quelle importanti. Non troppe parole, solo quelle che hanno significato. Perchè il rumore non scaccia via i fantasmi, li nasconde solo sotto il tappeto.
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