Un mix di caso e destino hanno fatto sì che, proprio in questi giorni, io sia tra i primi fortunati che si possono ritenere immuni.
Bazzicavo fra i corridoi del “glorioso” vaccine day del 27 dicembre. Un momento storico della nostra epoca. Un momento storico.
C’ero in mezzo, tra tutta quella gente e fotografi e agitazione. Senza nemmeno troppo badarci, vivendo solo l’attimo, come ormai è mio modo fare. Nè più nè meno che il presente.
Senza troppo pensarci è arrivato il mio momento. Il momento di tendere il braccio a un piccolo ago e una mano delicatissima.
0,30 ml.
Un nulla, a pensarci.
Un nulla che nemmeno si sente, se non ti ci focalizzi con la massima concentrazione.
0,30 ml che fanno la differenza.
0,30 ml ripetuti 21 giorni esatti più tardi. Forse con un po’ più di consapevolezza.
È passata un’altra settimana. Pare che io, ora, possa essere più o meno immune, giusto adesso.
0,30 ml fra il prima e il dopo.
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